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darkan
Nuovo Abitante
Italy
178 Posts |
 Posted - 30/03/2009 : 15:48:09
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salve a tutti...vorrei chiedere una cosa a chi di sicuro in materia ne sa più di me...nel 1300 la polenta si faceva???
non intendo la polenta gialla, ma quella bianca...chi mi sa dare una risposta??? |
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carla
Amministratore
2197 Posts |
Posted - 30/03/2009 : 16:06:22
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migliacci... mi vengono in mente dele sorte di polente di miglio...
appena ho la biblioteca sotto mano spulcio... |
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enionline
Forum Admin
Italy
1183 Posts |
Posted - 30/03/2009 : 18:10:45
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Nel '300 quando, primo trecento , metà , fine ?
Nel '300 dove ? |
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Bartolo
Amministratore
Italy
2946 Posts |
Posted - 30/03/2009 : 18:41:13
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Mi associo all'invito di Enionline circa l'esigenza di circostanziare meglio la domanda: il XIV secolo copre 100 anni e le zone geografiche influenzano direttamente il tipo di alimentazione.
Aggiungerei anche che è fondamentale conoscere il tipo di estrazione sociale delle persone per le quali desideri documentarti (contado, media borghesia oppure alta borghesia/nobiltà?).
NOTA: ho rinominato il titolo del post da "cosa si mangiava normalmente nel 300???" (tra l'altro un po' troppo generico) a "La polenta nel XIV secolo". |
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ScriptaVana
Amministratore
3080 Posts |
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Anna
Ospite
Italy
57 Posts |
Posted - 30/03/2009 : 21:35:52
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quote:
Originally posted by darkan
salve a tutti...vorrei chiedere una cosa a chi di sicuro in materia ne sa più di me...nel 1300 la polenta si faceva???
non intendo la polenta gialla, ma quella bianca...chi mi sa dare una risposta???
Se intendi la polenta bianca tipica del Veneto direi di no in quanto si tratta sempre di farina di mais. |
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darkan
Nuovo Abitante
Italy
178 Posts |
Posted - 31/03/2009 : 16:01:36
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intendo inizi del 1300 come periodo storico
mi scuso della gaf...(del mais che si usa per fare la polenta bianca)
l'estrazione sociale è un accampamento militare del 1300 e la zona geografica è la germania del nord, l'area di influenza dei cavalieri teutonici
grazie |
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carla
Amministratore
2197 Posts |
Posted - 31/03/2009 : 16:07:27
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il testo è della metà del '300 circa. Ti passo direttamente il link, perché tentare di individuare in esso una risposta alla tua domanda è fuori dalla mia portata (con evidente somma rabbia... sgrunt... non essere poLliglotta...!!)
http://www.koch-welten.de/Lexdasbuchvonguterspeise.htm |
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darkan
Nuovo Abitante
Italy
178 Posts |
Posted - 31/03/2009 : 19:22:57
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grazie mille!!!
fortunatamente ho la cara mamma altamente poliglotta in questo caso!!! W LA SVIZZERA!!! |
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Bartolo
Amministratore
Italy
2946 Posts |
Posted - 31/03/2009 : 21:51:25
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quote:
Originally posted by darkan
grazie mille!!!
fortunatamente ho la cara mamma altamente poliglotta in questo caso!!! W LA SVIZZERA!!!
Allora ti chiederei un favore, se non ti è troppo di disturbo 
Con l'aiuto di tua madre, potresti cortesemente tornare qui sul forum e riferirci il contenuto del documento che ha indicato la nostra Carla? Qui nessuno, a parte Il Buon Templare, parla tedesco  |
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darkan
Nuovo Abitante
Italy
178 Posts |
Posted - 31/03/2009 : 23:26:10
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allora...a breve vi posto una traduzione...il tempo di tradurla a tempo perso
la traduzione è un pò difficile in quanto il tedesco è di un tipo molto arcaico a brave ve lo posto tradotto
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darkan
Nuovo Abitante
Italy
178 Posts |
Posted - 31/03/2009 : 23:28:11
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comunque il testo tratta di ricette per lo più di dolci da quelle quattro che ho avuto tempo di leggere
appena lo esamino un pò più a fondo vi so dire meglio |
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carla
Amministratore
2197 Posts |
Posted - 01/04/2009 : 09:20:07
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Sorry, ieri ero di corsa. Si tratta della trascrizione (in verità non so capire a che livello, cioè chi l'ha curata e quanto sia precisa, del
Das Buch von guter Speise
(Das Buch von guter Spise)
un manuale di cucina del XIV secolo di area tedesca, piuttosto poco noto per gli evidenti problemi di lingua. Tendenzialmente contiene un repertorio di ricette in parte confrontabile con gli altri testi dell'epoca, dal gruppo dei "12 ghiotti" sino al Form of Cury anglosassone, a riprova dell'esistenza, almeno a questo livello, di una koinè gastronomico-culturale estesa ormai a tutta l'Europa. Chiaro che un testo scritto:
a) rappresenta ricette per persone che sanno leggere, quindi è più un esercizio - dicono - di "collezionismo erudito" che un vero manuale che il cuoco teneva in cucina; si tratta comunque di roba che nasce in ambienti aristocratici o altoborghesi, e rappresenta quindi una cucina anche complessa, tipica dei "pranzi dei ricchi".
Al contempo però, almeno nelle raccolte italiane, in quella inglese ed in una analoga catalana, alle quali riesco ad accedere, coesistono ricette semplici, "di base" e sicuramente che rispecchiano una cucina "popolare" o comunque quotidiana (tipo il nucleo di ricette su come lessare le verdure); e ricette marcatamente locali, che riflettono quello che è il segnale più peculiare delle varie aree, probabilmente legato strettamente a disponibilità di mercato e tradizioni. Chiaro che il testo catalano fa polenta con la semola del triticum durum perché in area mediterranea è il cereale favorevole, mentre mi aspetterei che in tedeschia si usino altri grani più centroeuropei - tipo la spelta - in accordo con quanto risulta dagli studi sull'agricoltura. Per cui, in questo spazio, probabilmente, si possono cercare gli elementi - o almeno alcuni - caratterizzanti le "cucine locali".
2) nel momento in cui qualcuno raccoglie e scrive delle ricette, di fatto cristallizza una tradizione orale che continua a tramandarsi, e ci lascia quindi un'istantanea di un qualcosa "in corso d'opera" e che probabilmente si è stabilizzato già da decenni se non secoli. In questo senso sarebbe molto interessante il confronto puntuale di questa fonte con le altre coeve, per vedere differenze, similitudini e mutazioni all'interno di ricette "grossomodo" uguali, e tentare di ricavare delle deduzioni sull'evoluzione e i tempi di sviluppo dei vari "strati" che il ricetttario stesso rappresenta. Purtroppo però qui sono tagliata fuori dalla lingua... sgrunt...
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Topic |
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La polenta nel XIV secolo
