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David73
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Posted - 20/11/2011 : 18:18:51
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Ciao a tutti chi mi puo' aiutare a capire l'origine dello stemma di famiglia ? E se c'e' qualche notizia Sull'origine del cognome Rosa , al di la' della famiglia Larosa o La Rosa.
Le notizie in mio possesso sono : Da Gerardo potente cavaliere bresciano dice Mugnos, trae origine questa nobile famiglia, che sotto l' imperatore Federico II venne a stabilirsi in Siracusa ecc. ecc.
Ma Gerardo Rosa chi era e da dove provenivano i suoi avi ?
Grazie lo stemma e' questo :
http://img366.imageshack.us/img366/4152/larosa7963906.jpg |
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carla
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2197 Posts |
Posted - 21/11/2011 : 10:36:51
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aaaaaalt!... reset...
partiamo dall'inizio, anche perché il cognome è abbastanza comune (per dirti, non sei il primo LaRosa dentro questo forum...). Quindi:
- di dove sei, nel senso: di dove è originaria la famiglia (almeno per quello che riesci a risalire a memoria)
- le notizie in tuo possesso da quale testo o documento sono ricavate (giusto per sapere da dove si parte cronologicamente con la testimonianza: voglio dire, è diverso se la citazione è della stessa epoca di Federico II oppure se viene da un documento seicentesco che tenta di risalire a Federico II; ed eventualmente reperire la bibliografia di tale testo)
- Brescia, Siracusa... insomma, ci sono egli spostamenti molto ampi, anche se giustificabili all'epoca di Federico II... vale la pena fare il punto con più chiarezza e reperire tutti i dati possibili
Qui non siamo quei computer delle fiere che inserisci un nome e ti sputano fuori albero genealogico e diploma di nobiltà nel giro di 30 secondi... |
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David73
Visitatore
9 Posts |
Posted - 21/11/2011 : 12:13:50
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Ciao e grazie della risposta !
Allora io sono di Genova , la mia famiglia e' originaria di Canolo vecchia (RC),le notizie in mio possesso me le ero fatte dare da un portale di Araldica (a pagamento) , l'anno del passaggio da Brescia in Scilia e' il 1235 appunto dalla persona di Gerardo (cosi' scrive Mugnos ), il testo e' tratto da Teatro genealogico delle famiglie del Regno di Sicilia, Vol. III.
Da li' in poi ho una cronistoria degli eventi ma, prima non ho proprio niente a parte una presunta discendenza dai Normanni ......
Grazie Mille ! |
Edited by - David73 on 21/11/2011 13:57:45 |
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David73
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ScriptaVana
Amministratore
    
3080 Posts |
Posted - 21/11/2011 : 19:47:06
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quote: Originally posted by David73 prima non ho proprio niente a parte una presunta discendenza dai Normanni
Se l'antesignano individuato è bresciano, difficile che vi siano ascendenti normanni: per quanto invasivi, normanni a Brescia pochi.
Mugnos[1] è rappresentante di quella storiografia tra l'erudito e l'antiquario del secolo XVII che eccelle nella raccolta di dati assolutamente indifferente dal contesto.
Il che non significa l'effettiva inesistenza di un personaggio chiamato Gerardo Rosa, bresciano, quanto l'opinabilità di nobiltà - concetto che nel torno di tempo in cui è attestato il personaggio non ha il significato che si attribuisce modernamente.
Sarebbe necessario rintracciare il documento originale: la definizione "potente cavaliere" ad esempio suona inconsueta in un formulario diplomatico; ma si dice con riserva.
[1] MUGNOS FILADELFO, Teatro genologico <sic> et cetera, Palermo 1647 |
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David73
Visitatore
9 Posts |
Posted - 21/11/2011 : 20:06:19
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Da quanto capisco non c'e' niente di assoluto ........
Io di tal Gerardo ho "illustre cavaliere" su una lettera dell'Imperatore Federico II (Capua 3 maggio 1235 ) ..... purtroppo non ho bibliografia ,copie o altro di questa lettera .....
Del significato dello stemma mi puoi dire qualcosa ? |
Edited by - David73 on 21/11/2011 20:08:07 |
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ScriptaVana
Amministratore
    
3080 Posts |
Posted - 21/11/2011 : 21:43:13
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Non c’è nulla di assoluto, per evidenti motivi storici, istituzionali, archivistici, documentari.
La ricerca genealogica, e accessoriamente araldica, si muove a ritroso: non dalla attestazione più antica, ma dalla più recente: dai genitori.
Dall’ovvia considerazione si passa poi alla problematica documentaria, ovvero il recupero della documentazione che attesti legami parentali, diretti o indiretti, tra le persone.
Evidentemente, nello Stato contemporaneo amministrativamente e burocraticamente organizzato il recupero dei collegamenti è semplice essendo pletorica la documentazione: archivi comunali, catasti, registri di leva, registri parrocchiali, archivi notarili, liste elettorali et cetera.
Il punto fondante è la presenza di istituzioni produttrici di documentazione organicamente strutturata: gli archivi.
Con il retrocedere nel tempo, i livello di organizzazione dello Stato decresce: uno snodo cronologico può essere ad esempio l’ante e il post la strutturazione dello Stato assoluto, si può porre per comodità il secolo XVIII.
Dal punto di vista della ricerca genealogica, la barriera è costituita dalla istituzione obbligatoria dei registri di nascita, morte, matrimonio imposta dalla Chiesa: sono gli “stati d’anime”, introdotti successivamente il Concilio di Trento.
Prima di tale introduzione, documentazione da cui trarre informazioni di tipo anagrafico esiste, ma in modo frammentario: alcuni Comuni, poi Stati regionali, dispongono di serie documentarie di tipo fiscale, militare, giudiziario che possono essere di supporto.
Si ripete, il problema è l’elevato tasso di discontinuità della documentazione per la quale tracciare con sicurezza la linea di consanguineità diviene estremamente difficile se non opinabile in molti casi.
Risalendo ancora nel tempo, per secoli “alti” a partire dal XIV, è quasi impossibile avere certezza della contiguità nella ricerca onomastica: pochi gli archivi di famiglia, e sempre corrispondenti a situazioni di tipo dinastico ormai conclamate.
Per questi secoli la fonte è il documento notarile: superfluo il paragone della ricerca dell’ago nel pagliaio, anche perché l’edizione delle fonti notarili è ancora insufficiente.
Risalendo oltre la metà del secolo XIII anche la fonte notarile, salvo alcune felici eccezioni – ad esempio, Genova – è ulteriormente rarefatta nei fondi cosiddetti “diplomatici”: gli archivi delle grandi istituzioni ecclesiastiche.
Questo il quadro semplificato della problematica documentaria per la ricerca genealogica.
Pertanto, persone fisiche o giuridiche che asseriscano di poter ricostruire (dietro compenso) l’albero genealogico di un soggetto, risalendo al Medioevo, dotandolo invariabilmente di antenati “nobili” con tanto di arme, compiono scientemente una truffa, penalmente perseguibile. Salvo non producano l’intera documentazione che dimostri inequivocabilmente la stretta successione cronologica degli ascendenti materni e paterni a partire dai genitori del richiedente.
Il che non vuol dire che chiunque si dedichi anche conto terzi a ricerche genealogiche e araldiche sia un potenziale truffatore.
Diversamente se tali eventuali persone fisiche o giuridiche sostengano di individuare una attestazione “antica” del nome, che non significa stabilire un rapporto genealogico: basta compulsare qualche repertorio e un nome a ben guardare e volere lo si trova.
Soprattutto se è un nome diffuso. Se poi il nome offre anche l’estro per un arme parlante, ancora meglio: è il caso di Larosa, Rosa, La Rosa. Si vuol non trovare almeno un’arme che porti la raffigurazione di una rosa?
Tuttavia, sulle specificità delle armi parlanti, loro origine, cronologia e diffusione si lascia la parola all’esperto in materia: MVC (‘lustrissimo!).
BV
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David73
Visitatore
9 Posts |
Posted - 21/11/2011 : 22:00:32
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Sei stato chiarissimo ! Tutto e' molto vago se non si produce documentazione adeguata da quanto mi dici ....... peccato pensavo di trovare "vita facile" essendo un cognome diffuso ma, invece, e' tutto l'opposto !
Se mi potete almeno dire qualcosa in + dello stemma , la rosa come fiore negli stemmi e' diffusissima ho notato ..... cosa sta a significare la rosa in se stessa ? (se non e' una domanda stupida )
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Edited by - David73 on 21/11/2011 22:02:27 |
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ScriptaVana
Amministratore
    
3080 Posts |
Posted - 22/11/2011 : 18:11:01
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L'invito è a prendere visione dell'Indice del Forum
04.0 ARALDICA 04.1 Simboli, insegne
qualcosa c'è già.
Una nota, sempre in attesa di interventi più qualificati: nel caso di stemmi parlanti le attribuzioni simboliche sono "superfetazioni".
Chiamarsi Colonna, Orsini, della Scala, Malaspina, da Carrara, dal Verme e avere per insegna colonna, orso, scala, ramo spinoso, carro, bigatto e pressoché una conseguenza, anche se non necessaria e sufficiente.
Poi, dato il segno, il simbolismo lo si trova e lo si applica.
Chiamarsi La Rosa, Larosa, Rosa e avere una insegna che contiene il fiore va da sé, soprattutto se tale attribuzione è stata fatta con i criteri eccepibili di cui sopra si avvertiva.
Del resto «una rosa è una rosa, è una rosa, è una rosa»
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MVC
Nuovo Abitante
 
Italy
111 Posts |
Posted - 03/12/2011 : 04:04:42
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quote: Originally posted by David73
Ciao a tutti chi mi puo' aiutare a capire l'origine dello stemma di famiglia ? E se c'e' qualche notizia Sull'origine del cognome Rosa , al di la' della famiglia Larosa o La Rosa.
Le notizie in mio possesso sono : Da Gerardo potente cavaliere bresciano dice Mugnos, trae origine questa nobile famiglia, che sotto l' imperatore Federico II venne a stabilirsi in Siracusa ecc. ecc.
Ma Gerardo Rosa chi era e da dove provenivano i suoi avi ?
Grazie lo stemma e' questo :
http://img366.imageshack.us/img366/4152/larosa7963906.jpg
puoi cercare qui ( troverai sicuramente maggiori informazioni sulla famiglia la rosa che, però, nn è detto che sia la tua) : •Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti, Milano 1928-36
lo stemma tuttavia si blasona così: d'azzurro alla banda d'oro caricata di tre rose di rosso. si tratta di stemma "parlante", poichè c'è una diretta connessione tra il cognome del titolare e una o piu oggetti all'interno dello scudo ( nel caso di specie le rose).
prova a cercare dove ti ho detto e fammi sapaè se hai trovato qualcosa. |
Edited by - MVC on 03/12/2011 04:05:12 |
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David73
Visitatore
9 Posts |
Posted - 14/12/2011 : 16:46:44
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Grazie delle risposte faccio una ricerca e vi faccio sapere , molto gentili tutti ! |
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David73
Visitatore
9 Posts |
Posted - 14/12/2011 : 17:10:16
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Mi ero iscritto anche a un altro forum i nostri avi , mi era sfuggita la risposta di un utente (Antonio De Battisti lo cito x correttezza), che riporta :
la fonte è l' Enciclopedia storico-nobiliare di Vittorio Spreti.
(La) Rosa Arma : D'azzurro, alla banda d'oro, caricata da tre rose di rosso. Alias : D'azzurro, allo scaglione d'oro, accompagnato da tre rose dello stesso, 2 e 1. Dimora : Palermo
Si vuole che sia originaria di Brescia ; godette nobiltà in Palermo, Messina e Mazara. Un GOFFREDO, palermitano, il 20 novembre 1282 venne nominato castellano del castellammare di Palermo.
Un ANDREA fu senatore in Palermo nel 1391.
Un ANTONIO tenne la stessa carica in detta città nel 1486-87.
Un VINCENZO fu giurato in Mazara nel 1531.
Un GIROLAMO fu capitano di giustizia in detta città nel 1542.
Un ANTONIO fu senatore in Palermo nel 1574-75.
Un VINCENZO tenne la stessa carica in detta città negli anni 1584-85 e 1596-97.
Un GERARDO e un messer GIUSEPPE sono annotati nella mastra nobile del Mollica (lista X, XX, anni 1596, 1606).
Un FRANCESCO La Rosa e Quaranta, con privilegio del 5 luglio 1673, ottenne il titolo di barone della Rosa del Dragone.
Un FRANCESCO, il 23 febbraio 1839 ottenne attestato di nobiltà dal Senato di Palermo.
La famiglia è iscritta nell' El. Uff. Nob. Ital. col titolo di nobile (mf). |
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Umbertovik
Visitatore
Italy
1 Posts |
Posted - 02/11/2018 : 08:49:28
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Salve, sono primogenito discendente diretto di Gerardo Rosa. Palazzo di famiglia sottratto dai Savoia e Garibaldi e tomba gentilizia ancora in nostro possesso con stemma ed iscrizione in latino che ne attesta l'origine. Ancora residente a Palermo.
Perché desiderate notizie su Gerardo? Se posso chiedere.
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